Prezzi del pacchetto:
Libera scelta degli impianti di nuova generazione: Zimmer Biomet, Smith & Nephew e altri.
La clinica utilizza impianti Zimmer Biomet, Smith & Nephew e altri impianti di altissima qualità. L’opzione dell’impianto viene discussa in dettaglio una volta che il chirurgo esamina il vostro caso individuale.
La clinica aiuta i pazienti a richiedere un rimborso dal Ministero della Salute italiano per le cure mediche all’estero con i documenti necessari. Si applica ai pazienti che sono assicurati con il sistema Italiano e che potrebbero non ottenere l’intervento a causa dei lunghi tempi di attesa.
Da uno dei chirurghi ortopedici più esperti in Europa. Oltre 3500 interventi di protesi articolari eseguite – un numero senza pari nella regione dei Paesi baltici.
Coautore di oltre 150 pubblicazioni scientifiche e oltre 50 pubblicazioni in diverse riviste scientifiche. Vedi la lista completa qui!
Oltre 188 recensioni positive dai nostri clienti soddisfatti da tutto il mondo. Coraggio, leggile tutte quante!
Gli anni che I nostri pazienti hanno risparmiato con la scelta di venire alla nostra clinica anziché attendere nelle liste d’attesa del loro paese d’origine.
La clinica aiuta i pazienti con i documenti necessari per richiedere il rimborso al Ministero della Salute italiano per le cure mediche all’estero. Si applica ai pazienti che sono assicurati secondo il sistema italiano e che potrebbero non ottenere l’intervento chirurgico a causa dei lunghi tempi di attesa.
Il centro di riabilitazione si trova in una località termale chiamata Druskininkai. È dotato di strutture moderne. I professionisti del luogo hanno anni di esperienza di lavoro con le persone dopo vari interventi chirurgici e infortuni.
Riabilitazione in Lituania – a partire da € 190:
Per ogni paziente viene preparato un programma di riabilitazione individuale a seconda del tipo di intervento chirurgico, del benessere generale del paziente, dello stato di salute e di altri fattori.
La nostra clinica lavora con chirurghi altamente professionali e formati con 10-20 anni di esperienza nel campo della chirurgia ortopedica. Ognuno di loro esegue circa 500 interventi all’anno. Inoltre, i nostri chirurghi sono membri di varie società chirurgiche prestigiose sia lituane che internazionali.
La clinica è dotata di moderne strutture diagnostiche e chirurgiche, tutte analoghe a quelle delle cliniche dell’Europa occidentale. Sarete assistiti da personale professionale di lingua inglese. I reparti sono completamente arredati e dotati di TV, WC e aria condizionata. Durante il soggiorno nella clinica è disponibile la connessione Wi-Fi gratuita.
La nostra clinica è uno dei più grandi centri chirurgici della regione baltica. Lavoriamo con pazienti provenienti da diversi paesi, tra cui Gran Bretagna, Norvegia, Svezia, Danimarca, Germania, Svizzera e altri. Nonostante le dimensioni della clinica, forniamo a tutti i nostri pazienti assistenza e cura personale. La maggior parte dei grandi ospedali pubblici, a causa dell’alto volume di pazienti, non ha abbastanza risorse e personale medico per prestare attenzione personale ad ogni paziente, mentre noi ci impegnamo a fornire un’assistenza eccezionale la totale attenzione ai nostri pazienti. I pazienti vengono curati in clinica senza alcun costo aggiuntivo per tutto il tempo di cui hanno bisogno. Dimettiamo i nostri pazienti dalla clinica solo quando sono in buone condizioni di salute e pronti a partire.
Il prezzo All inclusive, è due volte inferiore a quello delle cliniche dell’Europa occidentale. La nostra clinica lavora con professionisti medici di altissimo livello di istruzione e di esperienza e utilizza gli stessi materiali delle cliniche dell’Europa occidentale. Il più delle volte la qualità delle strutture della nostra clinica supera quella delle cliniche dell’Europa occidentale. La differenza di prezzo è dovuta solo ai salari e tasse medie notevolmente più bassi, che sono la ragione principale dei viaggi per motivi sanitari in tutto il mondo.
Durante tutto il vostro soggiorno in Lituania riceverete assistenza personale, nonché il trasporto da e per la clinica, l’hotel e l’aeroporto. Non dovrete preoccuparvi di nulla. Sarete assistiti dal momento dell’atterraggio dell’aereo a Vilnius o all’aeroporto di Kaunas fino alla partenza.
La nostra clinica è flessibile nelle date, ed è solitamente in grado di organizzare il vostro intervento nella data per voi più conveniente.
Possiamo fornirvi molte testimonianze dei nostri precedenti pazienti che hanno subito un intervento di chirurgia ortopedica nella nostra clinica. Possono raccontarvi le loro esperienze ed aiutarvi a prendere una decisione.
La Lituania fa parte dell’UE e della NATO dal 2004. La Lituania ha una delle economie in più rapida crescita nell’intera regione e la seconda velocità di Internet più veloce al mondo. Le scuole mediche lituane hanno formato molti professionisti medici molto apprezzati e impiegati da molti ospedali stranieri, tra cui ospedali in Italia.
L’intervento di protesi al ginocchio, chiamato anche artroplastica di ginocchio, generalmente viene considerato un trattamento efficace per l’artrosi del ginocchio in fase avanzata. Esso migliora la funzionalità del ginocchio e allevia in maniera significativa i forti dolori causati dalle malattie degenerative del ginocchio. Generalmente le procedure per la sostituzione chirurgica al ginocchio sono suddivise in due gruppi, dipende se la protesi al ginocchio sia totale oppure parziale, altrimenti detta monocompartimentale. Per capire meglio come funzioni l’artroplastica di ginocchio è utile fare un breve richiamo all’anatomia del ginocchio. L’articolazione del ginocchio funziona come una specie di cerniera che consente di piegare, di stendere e di ruotare fino ad un certo limite la gamba. Strutturalmente il ginocchio è composto da tre ossa: la testa femorale leggermente sferoidale entra in contatto con l’estremità della tibia, mentre la rotula è invece collocata davanti al femore in modo tale da formare due distinte articolazioni. L’osteoartrosi in fase avanzata che interessa l’intera superficie articolare di questi legamenti sinergici e il conseguente dolore incurabile con i farmaci sono la ragione principale per cui al paziente viene raccomandata la protesi totale al ginocchio.
Tali cambiamenti strutturali importanti sono direttamente responsabili per la principale lamentela dopo l’intervento chirurgico, ovvero la sensazione di rigidità e di un corpo estraneo nell’articolazione del ginocchio. Tuttavia la protesi totale al gincocchio è uno degli esempi più significativi della chirurgia innovativa e ha contribuito in maniera decisiva nel migliorare la qualità di vita alle persone con gravi problemi al ginocchio.
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Rispetto all’artroplastica totale di ginocchio, la protesi al ginocchio monocompartimentale può essere considerata un intervento chirurgico meno invasivo adatto ai pazienti affetti dalle malattie dell’articolazione del ginocchio meno gravi. La maggior parte delle malattie denerative delle articolazioni danneggiano inizialmente il compartimento mediale del ginocchio. Ciò è dovuto al fatto che lo strato della cartilagine fibrosa tra le superfici dell’articolazione mediale tibio-femorale, chiamata anche menisco mediale, è relativamente più fine e subisce una pressione maggiore mentre si cammina. La parte del ginocchio danneggiata viene sostituita avvalendosi dello stesso metodo come durante l’artroplastica totale di ginocchio, però vengono lasciate intatte le parti sane del ginocchio. Tuttavia, per quanto l’artroplastica di ginocchio monocompartimentale possa sembrare una soluzione impeccabile, esiste il rischio che il dolore non scompaia. La buona riuscita dell’intervento dipende esclusivamente dall’idoneità del paziente e dall’attenta valutazione su quanto sia estesa la malattia.
Prepararsi accuratamente all’intervento chirurgico della protesi al ginocchio è una fase altrettanto importante quanto la procedura stessa, poiché esercita un ruolo fondamentale per la buona riuscita dell’intervento chirurgico e per il recupero post-operatorio.
Le raccomandazioni da seguire sono le seguenti:
Praticare uno stile di vita attivo. Svolgere degli esercizi ogni giorno potrebbe favorire in maniera notevole la fase della guarigione. Le attività sportive come il nuoto o la bici sono ottime per mantenere il vigore muscolare e la flessibilità articolare. Se le articolazioni sono dolorose e rigide il paziente dovrebbe limitarsi a brevi passeggiate un paio di volte al giorno.
E molto raccomandabile smettere di fumare e consumare l’alcool almeno due settimane prima dell’intervento chirurgico, poiché si potrebbe compromettere la fase del recupero e allungare i tempi della guarigione ossea.
E’ importante essere più in salute possibile prima dell’intervento chirurgico. Seguire un regime alimentare equilibrato e avere un’idratazione adeguata rinforzerà il corpo e così contribuirà a un recupero rapido e senza complicanze. Anche ai pazienti con l’IMC superiore a 25 è consigliabile perdere un po’ di peso. Tuttavia, è importante che il corpo sia ben nutrito prima dell’intervento chirurgico, pertanto non è consigliabile prima dell’intervento seguire una dieta a basso regime calorico.
E’ da evitare l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei, gli anticoagulanti o l’aspirina poiché potrebbero causare le emorrogie durante l’intervento chirurgico.
Informate il vostro medico chirurgo sulle eventuali allergie, sugli interventi chirurgici in passato, e sugli intergratori alimentari ecc. Se il paziente assume altri farmaci per le eventuali condizioni mediche pre-esistenti, è tenuto ad informare il medico chirurgo prima dell’intervento.
Seguite le eventuali indicazioni pre-operatorie specifiche, determinate in base alla vostra condizione e storia di salute personale. Se le indicazioni non sono state seguite l’intervento chirurgico potrebbe essere cancellato o posticipato.
Com’è facile intuire, il sovrappeso dovrebbe influenzare in maniera negativa l’esito dell’intervento chirurgico di protesi all’anca, poiché questa articolazione è direttamente esposta al carico del peso corporeo. E’ stata notata una correlazione positiva tra l’usura delle componenti della protesi al ginocchio e l’IMC del paziente in fase post-operatoria. Tuttavia alcuni recenti studi hanno provato che il tasso delle complicanze post-operatorie nei pazienti con l’IMC superiore a 40 non era tanto più alto rispetto ai pazienti con l’IMC inferiore.
Non solo, oggigiorno sappiamo che i pazienti obesi dimostrano una soddisfacente riduzione del dolore e l’esito post-operativo, per quanto riguarda la funzionalità del ginocchio, sia positivo. Dunque la risposta alla domanda sul limite di peso è negativa.
Il limite dell’età per la protesi all’anca è un altro fattore importante da considerare. Anche se i tempi di degenza all’ospedale per i pazienti anziani sono relativamente più lunghi e il tasso di complicanze sia più alto, in realtà il recupero post-operatorio è molto simile a quello dei pazienti più giovani. La buona riuscita dell’intervento chirurgico dipende dalle condizioni di salute generali e dal sistema immunitario del paziente. Questi fattori sono strettamente individuali, quindi non è possibili valutarli solo in base dell’età o dell’IMC.
Dopo l’intervento chirurgico il paziente generalmente rimarrà ricoverato all’ospedale per due o tre giorni. Se al paziente è stata applicata l’anestesia generale è completamente normale la manifestazione di alcuni leggeri effetti collaterali il primo giorno dopo la procedura. Il giorno dopo il paziente che è stato sottoposto all’intervento chirurgico viene incoraggiato a iniziare a camminare con il deambulatore o con le stampelle. All’inizio lo sforzo necessario per iniziare a muoversi e a camminare di nuovo è considerevole, però verrà ripagato con il recupero più rapido. Nel momento in cui sarà dimesso dall’ospedale il paziente deve essere in grado di fare brevi passeggiate, di piegare il ginocchio fino a 90 gradi e, con un po’ di aiuto, di eseguire qualche passo in salita e in discesa.
Per quanto possa suonare strano, ai pazienti dopo l’intervento chirurgico il viaggio in aereo è direttamente collegato con il rischio di una trombosi venosa profonda (TVP). Tale rischio è dovuto all’inattività prolungata e al spazio di movimento ridotto, poiché rallenta la circolazione sanguigna, mentre le principali vene dei ginocchia sono pressate in modo tale da rendere possibile la formazione dei coaguli. Anche la pressione della cabina aerea relativamente bassa rispetto all’altitudine può contribuire a rendere più denso il sangue. Al candidato per la sostituzione chirurgica al ginocchio, dunque, è consigliato di evitare i viaggi in aereo sei settimane prima e dopo la procedura chirurgica. Se il paziente è costretto a prendere il volo, lo può sempre fare, tuttavia vanno prese alcune misure preventive:
In alcuni casi potrebbero essere prescritti dei medicinali anticoagulanti o antiaggreganti.
Gli effetti benefici dell’atttività fisica sono estremamente importanti per i pazienti sottoposti alla sostituzione protesica del ginocchio, poiché l’oeteoartrosi influisce sul rallentato metabolismo e attività motoria. L’attività fisica leggera, come per esempio camminare, salire le scale, il jogging ecc è un esercizio alletante e comodo visto che può essere gestito indipendentemente dal paziente ed eseguito quotidianamente a basso costo e con un minimo di attrezzatura. Oltre al camminare ci sono vari tipi di esercizi mirati ad allenare precisamente i muscoli della gamba e possono essere eseguiti ogni giorno:
Gli esercizi fisici mirati a migliorare la flessione del ginocchio. Tale obiettivo può essere raggiunto con gli stiramenti dei tendini.
I muscoli anteriori della tibia sono responsabili per l’estensione del ginocchio. Per rafforzarli sono utili tutti gli esercizi che creino una leggera tensione, come il mezzo squat eseguito appoggiandosi per sicurezza al corrimano oppure tendendo la gamba seduti su una sedia ecc.
Nella prima fase del periodo post-operatorio si possono eseguire un vasto gamma di esercizi rimanendo sdraiati, come per esempio le ginocchia piegate verso le natiche.
Per scegliere gli esercizi adatti per ottenere il massimo beneficio bisogna sempre consultarsi con un fisioterapista.
Dopo che il ginocchio è stato sostituito totalmente o parzialmente, l’incisione sulla parte anteriore del ginocchio viene chiusa e vengono messi i punti. Per prevenire la ferita dalle infezioni viene applicato un bendaggio idrofobo. E’ altamente consigliato di tenere il bendaggio fino a sette giorni dopo la procedura chirurgica, a meno che esso non si sposti o non diventi completamente fradicio. In questo caso il bendaggio deve essere cambiato, quando è posssibile, da un infermiere qualificato oppure il paziente lo può cambiare da solo.
Per quanto riguarda la doccia, ci si può lacare a patto che il bendaggio venga tenuto più asciutto possibile, altrimenti potrebbe staccarsi dalla pelle a causa dell’umidità.
I punti vengono rimossi generalmente dai 10 fino ai 21 giorni dopo l’intervento. Se durante la fase post-operatoria notate delle perdite, dei lividi o dei gonfiori e la ferita diventa dolorosa bisogna immediatamente contattare il dottore poiché la ferita potrebbe essere infetta.
Il candidato per la sostituzione del ginocchio generalmente è titubante riguardo la procedura poiché è diffusa una falsa credenza che dopo l’intervento sia proibito di guidare. In realtà, il paziente in fase post-operatoria può riprendere a guidare quattro settimane dopo l’intervento o quando si sente fiducioso riguardo la flessibiltà del ginocchio.
La comunità medica generalmente consente e incoraggia di intraprendere gli sport a basso impatto, come il hiking, il nuoto, la corsa o andare in bici ecc. Tuttavia le attività estenuanti che caricano il ginocchio di una forte pressione sono attualmente oggetto di discussioni. E’ stato notato che il ritorno allo sport sia più probabile tra i pazienti che praticavano lo sport già prima dell’operazione, poiché sono più volenterosi e motivati. In qualsiasi modo, grazie ai miglioramenti delle tecniche chirurgiche e la conoscenza più profonda sulla gestione della protesi al ginocchio nella fase post-operatoria, l’intervento chirurgico della protesi al ginocchio influisce sempre meno sull’attività post-operatoria dei pazienti.